
Cave, suoli e discariche
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di Tiziana COLLUTO
LECCE - Leggere quell’elenco fa venire le vertigini
: sono oltre 200 i siti “potenzialmente contaminati”
mai bonificati nelle tre province jonico-salentine.
Quelli noti, s’intende. Conosciuti non da ieri, ma
da quasi vent’anni, da quando nel 1994 l’Enea,
l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie,
l’energia e lo sviluppo sostenibile, ha stilato il primo
censimento ufficiale delle aree inquinate.
fondamenti del primo Piano regionale delle bonifiche del 2001. È in quel documento, il primo vero strumento di pianificazione, che il numero dei siti “su cui la Regione aveva ravvisato necessità di intervento con azioni di bonifica e/o messa in sicurezza” è stato ridotto a 270. Di questi, “più dell’80% è costituito da emergenze |